Devi cambiare persiane o scuri? Ecco tutto quello che serve sapere sulla loro sostituzione
Già i più antichi sistemi costruttivi prevedevano che le imposte costituissero una soluzione per conferire alla casa la giusta protezione dagli agenti atmosferici. Al tempo stesso hanno sempre avuto la funzione di tutelare la riservatezza degli abitanti. Cominciamo subito col dire che per questo elemento architettonico esistono molti nomi: persiane, imposte, griglie, scuri, antoni o ante esterne e molti altri. Tutti modi differenti di identificare una funzione fondamentale declinata nelle sue svariate interpretazioni. Tra le più importanti la gestione, l’oscuramento, la protezione di un’apertura nel muro esterno.
Le imposte si suddividono in due tipologie fondamentali
La prima di esse è lo scuro o anta cieca. È senza feritoie, non lascia passare la luce e può essere tutta liscia oppure più spesso a doghe orizzontali o verticali. La persiana è a sua volta presente in diverse fatture, ma è perlopiù composta da una serie di lamelle (stecche) orizzontali che lasciano passare un po’ di luce. Anche la persiana può essere di diversi tipi. Con lamella fissa chiusa (che quindi rende l’anta cieca) a singola o doppia spiovenza. Con lamella aperta di forma trapezoidale (tipo antico), con lamella stondata (più moderno). Oppure, ancora, con lamella orientabile mediante un meccanismo che consente di far ruotare la lamella in modo tale che si possa regolare il passaggio della luce.
Sul mercato attuale, le ante esterne possono essere realizzate non solo in legno, ma anche in alluminio (metallo) o in PVC (materiale plastico). Per valutare quale sia la scelta migliore per te, occorre anzitutto stimare la loro esposizione agli agenti atmosferici, la zona climatica in cui è situata la casa, nonché la possibilità che ne venga fatta o meno una manutenzione ordinaria. Perché, a seconda del contesto in cui si vive, del budget a disposizione e dello stato di conservazione degli elementi architettonici esistenti, si può pianificare un intervento adeguato alle diverse esigenze.
Qualche esempio per le tue scelte
Se le ante sono fortemente esposte a sole, pioggia, vento e quelle attuali sono visibilmente deperite, con vernice che si stacca a squame e inserti in legno che marciscono, allora può essere opportuno sostituirle con nuove ante in alluminio. A maggior ragione se non si vuole più avere il problema di doverne curare la necessaria manutenzione.
Le ante in legno di nuova generazione, comunque, se verniciate con processi industriali tecnologicamente avanzati, garantiscono la tenuta alle intemperie anche per dieci anni. Inoltre, è sufficiente una rapida manutenzione ordinaria per assicurarne la durata anche in futuro. Semplicemente una pennellata di “olio danese” ogni tanto.
Dove il clima è particolarmente caldo, le ante potrebbero essere colpite costantemente dall’irraggiamento solare. In questo caso si può optare per il PVC dato che l’alluminio d’estate si scalderebbe molto. Dal canto suo, il legno alla lunga potrebbe risultare compromesso dall’eccessivo calore.
Un caso estremamente diffuso è quello del privato che ha delle persiane in legno ormai deperite a causa del tempo e dell’usura, ma non tanto ammalorate da risultare inservibili. In una situazione del genere, la scelta migliore può essere quella del restauro. Consigliamo una sverniciatura e una conseguente riverniciatura. Tali operazioni devono essere effettuate mediante un processo di tipo industriale. Questo procedimento prevede il passaggio in bagni chimici per eliminare la verniciatura esistente e poi la verniciatura ex novo con un sistema tecnologicamente avanzato, soprattutto di durevolezza garantita e rispettoso dell’ambiente.
Cambiare persiane: la sostituzione con il cambio del materiale o di altre componenti
Quando s’intendono sostituire le ante, molti si domandano se sia consentito cambiare materiale rispetto alle vecchie. È un quesito che richiede un approfondimento specifico con il comune di residenza, in quanto l’immobile potrebbe avere dei vincoli di carattere storico o paesaggistico che ne imporrebbero la conservazione. Comunque, nella maggior parte delle situazioni, dovrebbe essere possibile sostituire delle persiane in legno usurate con nuove persiane in altro materiale “effetto legno” o dello stesso colore.
Alquanto diverso è invece il discorso dell’apertura. Se le imposte attuali sono a battente, è improbabile poterle sostituire con nuove ante scorrevoli, in quanto ciò comporterebbe delle modifiche sostanziali nella struttura dell’infisso. Ovviamente non è detto che sia impossibile farlo, ma l’intervento andrebbe valutato con estrema attenzione rispetto alla sua convenienza e alla sua fattibilità chiedendo autorizzazione al Comune e al condominio.
C’è anche la possibilità di montare persiane scorrevoli all’interno del muro, ma per far ciò sono indispensabili lavori edili atti a murare i necessari controtelai per lo scorrimento delle ante. Infatti, nei rari casi in cui l’immobile è così strutturato, tale sistema di oscuramento è stato previsto già in fase di progettazione e non certo in un secondo momento.
Cambiare persiane: sconto fiscale del 50%
Anche la sostituzione delle imposte, come molti altri tipi di intervento considerati di recupero del patrimonio edilizio, godono dello sconto fiscale del 50%. Non del 65% in quanto non contribuisce al miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio, ma del 50% perché si considera ammissibile come parte del “bonus ristrutturazioni”. Inoltre, siccome tali opere (sostituzione o rinnovamento delle persiane) si considerano manutenzione ordinaria, non richiedono nemmeno la presentazione di una pratica in comune (D.I.A., Denuncia di Inizio Attività, o S.C.I.A., Segnalazione Certificata di Inizio Attività) ma si possono eseguire in regime di edilizia libera.
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