Hai deciso di installare un impianto fotovoltaico domestico per produrre energia elettrica? Ecco qualche consiglio su come scegliere l’impianto giusto!
Come valutare prezzi e offerte? Quali sono i criteri da adottare per scegliere un installatore competetente?
Hai deciso di installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa per produrre elettricità? Easy Service Solutions ti fornisce qualche consiglio su come scegliere l’impianto giusto. Avrai tutte le indicazioni per valutare al meglio prezzi e offerte. Conoscerai inoltre i criteri per scegliere un installatore competetente.
Il dimensionamento dell’impianto fotovoltaico
Ai tempi del conto energia, quando tutta la produzione dell’impianto era incentivata, per gli utenti domestici si installavano impianti da 3 kWp, scaglione
di potenza più incentivato. Ora non è più così: la scelta più conveniente è dimensionare l’impianto in base ai propri consumi. Impianti di taglia residenziale in genere vanno tra i 2 e i 6 kWp, ma possono anche avere una potenza maggiore.
Conviene, infatti, che l’impianto non produca più energia di quella consumata.
Sapevi che l’eccedenza immessa in rete verrebbe sì retribuita, ma a valori inferiori di quelli pagati per i kWh prodotti fino al raggiungimento dei consumi? Inoltre, queste entrate sarebbero tassate (secondo la propria aliquota fiscale.
A parità di consumi sarà necessario un impianto più piccolo e dunque meno costoso per chi vive dove c’è più sole. Ad esempio, una famiglia che consumi 4.000 kWh/anno, se vive al Sud potrebbe optare per un impianto da circa 2,75 kWp, mentre la stessa utenza al Nord dovrebbe preferire un impianto da 3,5 kWp.
Nello stimare la produzione dell’impianto, oltre che della latitudine e della radiazione solare disponibile il progettista terrà conto di altri fattori. Ad esempio bisogna vedere se il tuo tetto è esposto perfettamente a Sud e se permette di installare i moduli con la giusta inclinazione. Alle nostre latitudini, moduli inclinati oltre i 30° producono meno di quelli inclinati meno di 30°.
Massimizzare l’autoconsumo
La convenienza del FV è più alta per chi consuma più elettricità. Per questo una buona idea potrebbe essere abbinare al fotovoltaico l’installazione di pompe di calore elettriche. Sapevi che forniscono sia raffrescamento che calore? Ha inotlre il pregio di spostare i consumi per il riscaldamento dalla bolletta del gas a quella elettrica.
Altro fattore che aumenta la convenienza del fotovoltaico è la massimizzazione
dell’autoconsumo. Riuscire a utilizzare direttamente, senza farla passare
per la rete, quanta più possibile dell’energia prodotta dall’impianto conviene, eccome!
L’energia usata direttamente, infatti, sostituisce quella prelevata dalla rete ed è conveniente perché su questa non si pagano oneri di rete e di sistema.
È molto più conveniente dunque usare sul momento tutta l’energia prodotta dal solare. Ciò nonostante il meccanismo dello Scambio su posto rimborsa una parte degli oneri.
L’autoconsumo tipico di una famiglia italiana è dell’ordine del 30-40%. Ma si può aumentare questa quota, e dunque risparmiare di più grazie al FV, spostando nelle ore di sole tutti quei consumi elettrici ‘gestibili‘, come lavastoviglie, lavatrici e asciugatrici.
Altra soluzione per usare l’energia del FV senza farla passare per la rete è dotarsi di batterie per accumularla. Attualmente i costi sono elevati, ma le batterie, come l’impianto FV godono di alcune detrazioni fiscali.
Il prezzo dell’impianto fotovoltaico
In genere un impianto residenziale oggi si può acquistare a poco meno di 2.000 euro per kW di picco (esclusa Iva al 10%). Ogni kWp richiede una superficie di circa 7m2. Il prezzo include non solo materiali, progettazione e installazione, ma anche le consulenze necessarie per richiedere le autorizzazioni e la connessione elettrica. Nel valutare le offerte verifica che siano inclusi tutti i servizi di consulenza.
L’installatore
Per la progettazione e l’installazione si consiglia di preferire quelle ditte specializzate che possono dimostrare di aver realizzato tanti impianti.
I materiali
Se possibile preferire prodotti di marche internazionalmente riconosciute. Si consiglia di richiedere sempre i dispositivi di ottimizzazione della produzione energetica. Si tratta di scatole da installare dietro i moduli che consentono a ogni modulo di lavorare indipendentemente dallo stato di quelli adiacenti, garantendo quindi maggiore continuità nella produzione e consentendo un costante monitoraggio.
Infine, è bene chiedere che l’inverter sia predisposto a gestire i sistemi di accumulo, in modo che non lo si dovrà cambiare se in seguito si deciderà di installare una batteria.
Manutenzione dell’impianto fotovoltaico
Si consiglia di sottoscrivere un contratto di manutenzione che preveda come
minimo il monitoraggio dell’impianto fotovoltaico e un sopralluogo nei primi 2
anni. Tieni conto che i problemi si verificano soprattutto nella fase iniziale.
Garanzie
Sui componenti valgono le garanzie offerte dai costruttori. Per i moduli la
copertura è di 10 anni sulla parte meccanica e di 25 anni sulle prestazioni. Genericamente la riduzione delle prestazioni è graduale e potrebbe essere del 10% dopo 10 anni e del 20% dopo 25 anni.
Per gli inverter la garanzia più comune è 5 anni, ma sono tante le aziende che offrono 10 anni di copertura. L’impianto fotovoltaico nella sua interezza ha per legge la classica garanzia di 2 anni, fornita da chi realizza l’impianto. Se si verifica un problema che dipende da un singolo componente, la responsabilità è del fornitore. Se invece il motivo del malfunzionamento è legato all’installazione o alla progettazione, la responsabilità è della ditta installatrice/venditrice.
Ultime indicazioni
Ad ogni modo, ti ricordiamo sempre che la professionalità non si improvvisa!
Se hai dubbi e/o un contesto particolare da affrontare ritienici a disposizione per valutare insieme il da farsi. L’importante è raggiungere il risultato che hai in mente.
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