Cercasi Baby Sitter a Roma. E’ la ricerca più comune che fanno le mamme in carriera di Roma su google. Non è facile trovare una baby sitter. Soprattutto non è facile trovarne una affidabile. Inoltre una Baby Sitter qualificata ha un costo che può pesare sul bilancio familiare. Per fortuna è stato confermato il bonus baby sitter e asilo nido, l’agevolazione previdenziale che assegna un aiuto economico alle lavoratrici del settore privato iscritte alla Gestione Separata INPS. I fondi resi disponibili per l’incentivo dall’ultima Legge di Stabilità ammontano a 40 milioni di euro. Per ottenere il Bonus è necessario iscriversi sul sito dell’INPS e presentare domanda. Ottengono un effettivo diritto al bonus le lavoratrici che hanno presentato domanda sul sito internet dell’INPS in ordine di graduatoria fino ad esaurimento dei 40 milioni di euro stanziati.
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Chi arriva prima, in parole povere, avrà sicuramente diritto al bonus, chi presenta la domanda in ritardo vede questa possibilità ridotta. Non solo, anche se al momento non sono previsti altre limitazioni, è opportuno specificare che qualora le domande presentate dovessero essere di un numero superiore a quelle preventivate potrebbero essere stabilite:
- una riduzione del bonus, rispetto all’importo attualmente previsto (600 euro al mese, netti);
- una soglia limite dell’Isee del nucleo familiare, oltre la quale il bonus non sarebbe più concesso, determinando in tal modo una restrizione della platea delle beneficiarie;
Vediamo in cosa consiste il bonus baby sitter e Asilo Nido.
Beneficiari del Bonus Baby Sitter
Il bonus è riservato a tutte le lavoratrici che rientrano al lavoro dopo il periodo di maternità obbligatoria, siano esse:
- dipendenti del pubblico impiego;
- dipendenti del settore privato;
- lavoratrici autonome iscritte alla Gestione Separata;
In ogni caso rientrano tra le possibili beneficiarie del bonus le sole lavoratrici che sono soggette a una contribuzione piena, che tornano al lavoro subito dopo il periodo di maternità obbligatoria e che, quindi, non chiedono di prolungare il periodo di maternità attraverso la misura del congedo parentale.
Sono escluse, invece, dal beneficio:
- le donne pensionate;
- le lavoratrici autonome (libere professioniste) iscritte a una gestione (Casse Previdenziali) differente dalla Gestione Separata;
- le lavoratrici autonome che rientrano nelle categorie delle commercianti, delle artigiane, delle coltivatrici dirette, delle imprenditrici agricole e delle pescatrici autonome;
- le lavoratrici già esentate dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati convenzionati;
- le lavoratrici che godono delle misure previste dal Fondo per le pari opportunità.
In Cosa Consiste il Beneficio Garantito dal Bonus Bebe’?
Il bonus Baby Sitter e asilo nido consiste in un contributo di un massimo di 600 euro mensili, concesso per un massimo di sei mesi (complessivamente possono essere erogati 3600 euro).
L’importo si riduce in maniera proporzionale nel caso di una lavoratrice part-time mentre la durata si riduce a tre mesi per le lavoratrici iscritte alla gestione separata (che quindi possono ottenere un massimo di 1800 euro).
Le lavoratrici possono richiedere due o più bonus nel caso in cui abbiano più figli, per cui è prevista la misura. Per ogni figlio deve essere presentata una domanda differente.
Il bonus viene erogato direttamente alla baby sitter o all’asilo nido con un versamento dell’INPS, la beneficiaria, quindi, non percepisce direttamente denaro. Le baby sitter percepiscono dalla beneficiaria un voucher assegnato dall’INPS, gli asili nido devono essere convenzionati con la previdenza.
Presentazione della domanda e casi di esclusione
La domanda si presenta esclusivamente per via telematica sul sito dell’INPS e può essere presentata negli 11 mesi successivi al momento della fine del congedo di maternità, a condizione che la lavoratrice non abbia usufruito del periodo di congedo parentale.
Dal momento della presentazione della domanda la madre lavoratrice è sospesa anche dalla possibilità di usufruire della misura del congedo parentale a cui deve rinunciare, in sede di presentazione della domanda utile a ottenere il bonus baby sitter. In caso di mancato accoglimento della domanda per il bonus la lavoratrice può chiedere, di nuovo, il congedo parentale.
Conclusioni
Con il Bonus Baby Sitter puoi sostanzialmente azzerare i costi per farti assistere durante gli orari lavorativi da una Baby Sitter professionale. Ti ricordo che noi offriamo il servizio di Baby Sitting Professionale e puoi richiedere maggiori informazioni qui.
Sei riuscita a prenotare il Bonus Baby Sitter? Fammi sapere lasciando un commento di sotto!