In questi giorni di quarantena, sono in tanti a pensare che per gli ambienti domestici sia necessaria una pulizia diversa da quella fatta quotidianamente. Ma con le giuste precauzioni e qualche piccolo accorgimento non serve stravolgere le nostre abitudini quotidiane in tema di pulizie.
Ovviamente la questione cambia, se in casa c’è una persona infetta di coronavirus. In questa guida, Easy Service Solutions ti spiega anche come ci si deve comportare con i collaboratori domestici.
Per quello che ne sappiamo, i tempi di sopravvivenza del coronavirus sulle superfici possono arrivare a 9 giorni. Tuttavia, difficilmente la carica infettiva presente sulle superfici raggiunge valori che richiedano una disinfezione sistematica di tutto ciò che viene in contatto con il mondo esterno e con le altre persone. Norme igieniche severe devono essere applicate certamente in ambito sanitario, ma negli ambienti domestici è sufficiente essere un po’ più scrupolosi del solito per ridurre il rischio di portarsi a casa il virus.
Usa alcol e candeggina solo per gli ambienti di passaggio
Sapevi che le sostanze considerate chimicamente efficaci contro il coronavirus e che possono essere utilizzate in ambito domestico per le pulizie sono alcol e ipoclorito di sodio? L’ipoclorito di sodio, lo sai già, non è che la comune candeggina.
Generalmente, in condizioni normali, noi sconsigliamo questi prodotti perché sono entrambi irritanti per la pelle. L’alcol è pericoloso perché infiammabile e l’ipoclorito di sodio è tossico in presenza di acqua. Tuttavia, in questo periodo, possiamo dire che sono le soluzioni più efficaci ed economiche per pulire gli ambienti. Risultano utili specialmente sulle superfici di passaggio esterno-interno di casa tua, come maniglie, parti della porta che si toccano con le mani sporche, chiavi, corrimano, citofono, pulsantiere. Non è quindi necessario disinfettare tutta la casa: basterà solo sanificare le superfici che più facilmente ricevono un contatto con l’esterno.
Quali precauzioni adottare per fare le pulizie in tempi di coronavirus?
Nei casi in cui si usano alcol o candeggina, le pulizie devono essere eseguite con guanti e occhiali (per proteggersi da eventuali schizzi di candeggina). È bene arieggiare le stanze, sia durante sia dopo l’uso dei prodotti per la pulizia e la sanificazione degli ambienti.
In generale, il nostro consiglio è quello di usare alcol o candeggina puri o poco diluiti perché se si aggiunge troppa acqua il rischio è di scendere al di sotto della concentrazione efficace.
Per debellare il coronavirus bastano i detergenti classici?
Per le pulizie degli ambienti domestici che non sono soggetti al passaggio tra esterno e interno bastano i normali prodotti. Di solito per la pulizia della casa e delle superfici in genere si usano due tipi di prodotti: detersivi e detergenti e presidi medici chirurgici.
Detersivi e detergenti
Costituiscono la maggioranza dei prodotti in commercio. La loro funzione è quella di rimuovere lo sporco e mantenere l’igiene domestica in condizioni normali. Non hanno efficacia chimica su batteri e virus, ma ne riducono la permanenza sulle superfici.
Fanno parte di questa categoria di prodotti Napisan spray igienizzante superfici, Amuchina bagno igienizzante, Chanteclair bagno igienizzante, Napisan igienizzante bagno. Si riconoscono perché per legge questi prodotti presentano sull’etichetta un numero ristretto di componenti:
- la percentuale di tensioattivi (cioè delle sostanze lavanti);
- eventuali conservanti e allergeni del profumo.
Presidi medici chirurgici
Costituiscono una minoranza dei prodotti in commercio. La loro funzione è quella di uccidere i batteri e disinfettare: tuttavia, pare che il benzalconio cloruro sia poco efficace sul coronavirus.
Fanno parte di questa categoria di prodotti Chanteclair sgrassatore disinfettante, Citrosil sgrassatore disinfettante, Amuchina disinfettante sgrassatore attivo. Si riconoscono perché in etichetta riportano:
- la percentuale del principio attivo;
- la dicitura PMC, registrazione del ministero della Salute;
- eventuali conservanti e allergeni del profumo;
- il simbolo della croce rossa.


E per la Pulizia delle grandi superfici?
I classici detergenti per i pavimenti vanno più che bene, ma se lo desideri, in questo periodo, puoi usare la candeggina. Controlla sull’etichetta che il prodotto che hai scelto contenga ipoclorito di sodio (le concentrazioni dei prodotti liquidi in commercio sono intorno al 3,5%). Evita le candeggine delicate o per colorati. Esse non contengono ipoclorito di sodio, ma sbiancanti a base di ossigeno. Ti consigliamo di non optare per le formulazioni in gel perché hanno concentrazioni più basse, intorno al 2%.
Cosa posso usare per debellare il coronavirus da maniglie e altri punti sensibili?
Per disinfettare maniglie o altre superfici sensibili come ad esempio la tastiera del computer o lo smartphone la soluzione migliore è di passarci sopra con un panno di carta casa (da buttare subito dopo) o del cotone imbevuto di alcol puro (quello nelle confezioni rosa che si trova al supermercato). La concentrazione in commercio è al 90%.
Gli occhiali si possono invece lavare sotto l’acqua corrente con del sapone per piatti.
Pulizia di vestiti e scarpe
Togliersi le scarpe appena si entra in casa è sempre una buona abitudine così come lavarsi subito le mani con acqua e sapone.
I vestiti, a patto che non si sia stati a contatto ravvicinato con persone infette, non richiedono sterilizzazione. L’unica garanzia di sterilizzazione dei tessuti è data dalla temperatura di lavaggio molto alta (90°C) e, ancora una volta, dalla candeggina a base di ipoclorito di sodio. Poiché nessun bucato domestico sopporta questo genere di trattamenti, in questo periodo, per aumentare l’igiene di maglie e pantaloni può essere utile aggiungere candeggina classica solo per i capi bianchi e resistenti che la sopportano senza danni. Per tutti gli altri indumenti, un normale lavaggio con detersivo è l’unica arma che abbiamo per rimuovere lo sporco e, con esso, i principali agenti infettanti.
Ultime indicazioni
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