Easy Service Solutions, in questa guida, sintetica ma completa, ti spiega il miglior modo per espletare le pulizie condominiali.
Forse saprai che non esistono disposizioni circa la necessità che il servizio di pulizia delle parti comuni del tuo condominio venga espletato da un soggetto terzo (portiere, impresa specializzata), poiché ciò è rimesso alla decisione dei singoli proprietari.
Detto questo, sappi anche che l’assemblea può unicamente deliberare in ordine all’assegnazione del servizio a un operatore piuttosto che a un altro.
Ciò nonostante, è ammesso che l’assemblea di condominio, raccogliendo le volontà di tutti i partecipanti al condominio, accerti che taluni desiderano affidare il servizio a soggetto terzo. Altri, invece, vogliono effettuarlo in proprio.
A fronte di detta situazione, la parte di servizio che non può essere effettuata dai condomini che hanno espresso parere contrario o sono impossibilitati a effettuare le pulizie in proprio dovrà essere affidata tramite contratto, d’opera o d’appalto di servizi, a terzi, mentre i condomini che si sono dichiarati disponibili alla pulizia diretta provvederanno da sé.
Le spese del servizio così affidato dovranno essere sostenute solamente dai condomini che non possono o non vogliono effettuare la pulizia in proprio.
Questo diritto è sancito dall’art. 1123, 2° comma, del Codice civile.
Infatti, secondo la giurisprudenza italiana, l’assemblea condominiale più decidere di affidare a ciascun condomino l’incombenza di occuparsi direttamente a turno della pulizia delle scale. Tuttavia, in tal caso, è più che legittimo che qualcuno si rifiuti. Una delibera in questo senso, se adottata a semplice maggioranza e non con l’unanimità dei consensi, è nulla. Perciò, può essere impugnata in qualsiasi tempo dal condomino assente o dissenziente o anche da chi ha votato a favore della deliberazione, purché dimostri di avervi interesse (Cass. n. 12281/1992).
Su questioni analoghe hanno avuto modo di pronunciarsi più di un Tribunale. Ciascuno di essi ha rimarcato il principio per cui non è dato all’assemblea condominiale imporre comportamenti specifici ai condomini, mentre essa può lasciare la decisione alla libera determinazione personale dei singoli.
Insomma, litigi e malintesi per le pulizie condominiali, esattamente come accade per altre questioni relative alla vita di condominio, sono ormai all’ordine del giorno.
Esistono due modi di occuparsi della pulizia e dell’igiene delle scale. Il primo prevede l’affidamento del relativo compito a un’impresa di pulizie, la quale saprà di certo provvedere al meglio (almeno è quello che è auspicabile). L’altra strada, come abbiamo visto prima, è quella del “fai da te”, certamente vantaggiosa in termini economici, ma che dà spesso origine a litigi e discussioni, complice il mancato rispetto dei turni e degli adeguati e attesi standard di pulizia.
Dunque, è giusto chiedersi … quale delle due strade prendere?
Regolamenti e normative per le pulizie condominiali
Come abbiamo visto, stando alla normativa suggellata nel nostro codice civile, sembra proprio che la pulizia delle scale, essendo queste ultime di proprietà di tutti i condomini, sia un’operazione alla quale tutti, ma proprio tutti, devono contribuire. Infatti, anche coloro che abitano al piano terra devono fare la loro parte. D’altronde, ciò ha luogo anche per la manutenzione e la ricostruzione dello stesso condominio.
Se tanto è intuitivo, stesso non si può di certo dire per le modalità di attribuzione del compito di provvedere alle pulizie delle scale condominiali, le quali seguono criteri di votazione abbastanza artificiosi e complessi che volutamente omettiamo in questa sede.
In genere, il compito di provvedere alle pulizie delle scale condominiali viene affidato a un’impresa di pulizie: è il caso, ad esempio, di edifici a più piani o di piccoli condomini in cui vivono persone che non intendono o non possono provvedere a rotazione alle pulizie.
Proprio così! Perché anche questa prassi, in tempi di crisi, risulta parecchio diffusa.
Pulizie condominiali eseguite dagli stessi condomini: come evitare imprevisti di ogni genere!
Il problema numero uno da affrontare nel caso in cui l’assemblea stabilisca che le pulizie vadano eseguite dagli stessi condomini è quello di non essere in grado di eseguire un lavoro soddisfacente a prova di contestazioni. Altro problema, anche abbastanza annoso e frequente, al quale si deve far fronte in questo caso, è quello legato alla sicurezza in fase di pulizie.
Armarsi di scopa, paletta e straccio non è sufficiente: è opportuno infatti verificare come trattare il pavimento a seconda dei materiali con cui è fatto.
Potrebbe trattarsi − è il caso più frequente − di marmo, granito, gres porcellanato, ma anche di ceramica vetrificata e, sia pur meno di rado, di parquet in legno o cotto.
I prodotti dei quali servirsi variano in base al materiale e il consiglio è quello di non farsi tanto influenzare dalla profumazione. Questa, tra l’altro, è destinata a permanere solo per qualche ora, quanto al contenuto chimico che deve assolutamente essere adeguato alla pavimentazione.
Prodotti per la pulizia aggressivi rischiano di danneggiare irrimediabilmente le superfici.
Ragione per cui, è opportuno utilizzare con cautela detergenti e altri prodotti contenenti anti-calcare, candeggina e sgrassatori.
Meglio non utilizzarli affatto in caso di presenza di marmi e cotto, in quanto potrebbero riportare qualche porosità in superficie.
Per finire, è bene verificare la presenza costante di uno zerbino, che eviterà molte pedate.
Inoltre, non bisogna omettere quanto stabilito nel regolamento condominiale alla cui lettura converrà dedicare un po’ di tempo: esso, infatti, potrebbe contenere qualche inaspettata disposizione riguardante anche le pulizie condominiali.
Ricordati che la professionalità non si improvvisa! Se hai dubbi e/o un contesto particolare da affrontare ritienici a disposizione per valutare insieme il da farsi. L’importante è raggiungere il risultato che hai in mente.
Easy Service Solutions è il tuo CENTRO di COMPETENZA preferito, ricordatelo!
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