Ristrutturazioni, bonus Irpef sulle compravendite e l’affitto, conto termico: il testo dello Sblocca Italia approvato dalla commissione Finanze della Camera contiene alcune importanti novità sul pacchetto-casa.
Lavori di ristrutturazione – Era stata previsto un abbassamento del regime IVA per le ristrutturazioni dal 10% al 4%. Ma come sottolinea il Sole 24 Ore, il governo non ha accettato di abbassare l’Iva dal 10 al 4% sul recupero edilizio (però non è stata a sua volta alzata l’imposta sulle case di nuova costruzione, dal 4 al 10%, per non mettere in ulteriore difficoltà le imprese). Sui lavori in casa si può modificare più facilmente la superficie delle singole unità immobiliari, frazionarle o accorparle ma senza modificare la volumetria complessiva dell’edificio e mantenendo la destinazione d’uso originaria.
E qui entra in gioco il capitolo burocrazia: come annunciato nei mesi scorsi, sarà più rapido l’iter burocratico. Per i lavori che non riguardano parti strutturali dell’edificio, si potrà avviare il cantiere inviando al Comune una semplice comunicazione di inizio lavori (Cil) asseverata da un tecnico, al posto della più complicata e costosa Scia. In aggiunta al disegno di legge iniziale, però, chi ristruttura dovrà allegare alla comunicazione anche il progetto (elaborato progettuale) e far certificare al tecnico la compatibilità degli interventi con la normativa in materia sismica e di rendimento energetico.
Cattive notizie per gli sbadati: sale la multa (da 258 euro a 1.000 euro) per chi non presenta la Cil.