Bonus ristrutturazioni 2019, proroga e novità della detrazione del 50%. Ecco la guida con l’indicazione dell’importo, dei limiti e dei lavori ammessi all’agevolazione. Sapevi che per alcuni lavori diventa obbligatoria la comunicazione all’ENEA?
Bonus ristrutturazioni 2019, la proroga della detrazione del 50% è una delle novità del prossimo anno per chi intende effettuare lavori in casa.
Con la Legge di Bilancio 2019 il bonus del 50% sulle ristrutturazioni edilizie è stato prorogato fino al prossimo 31 dicembre. Tra le principali novità spicca l’obbligo di comunicazione all’ENEA delle spese sostenute per poter accedere alla detrazione fiscale.
Sono in molti a chiedersi come funziona il bonus ristrutturazioni e quali sono i lavori per i quali è possibile beneficiare della detrazione fiscale.
Non cambiano le regole generali rispetto al 2018, ma la novità più importante che riguarderà anche i lavori effettuati dal 1° gennaio 2019 è costituita dall’obbligo di comunicazione all’ENEA.
L’adempimento è entrato in vigore già per i lavori effettuati nel 2018 ed entro il mese di febbraio 2019 dovranno essere trasmessi i dati dei lavori già conclusi al 21 novembre.
Al netto di ulteriori possibili novità che potrebbero intervenire in sede di discussione della Legge, dopo mesi di attesa e preoccupazione sul destino delle detrazioni fiscali ristrutturazioni 2019, finalmente si è fatta chiarezza: accanto al bonus ristrutturazioni saranno prorogati anche ecobonus, bonus mobili e bonus verde.

Bonus ristrutturazioni 2019, proroga delle detrazioni fiscali in Legge di Bilancio
La proroga del bonus ristrutturazioni sarà per tutto il 2019. Con il bonus ristrutturazione i contribuenti possono portare in detrazione fiscale dall’Irpef il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Sapevi che l’importo massimo detraibile è pari a 96.000 euro?
Il rimborso Irpef riconosciuto continuerà a essere erogato in 10 rate annuali di pari importo e per poter beneficiare dell’agevolazione sarà necessario rispettare specifiche regole.
Non si prevedono particolari novità. Pertanto, per capire come funziona il bonus ristrutturazioni 2019 e quali sono i lavori ammessi in detrazione fiscale è possibile far riferimento alla normativa attualmente in vigore. Consulta anche la guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate!
Bonus ristrutturazioni 2019: come funziona e per quali lavori spetta la detrazione
Il bonus ristrutturazioni consiste in una detrazione fiscale dall’Irpef pari al 50% delle spese sostenute riconosciuta fino al limite di 96.000 euro di spesa.
La detrazione del 50% è riconosciuta per:
- lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali. Vale a dire su condomini (interventi indicati alle lettere a, b, c, d dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
- interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b, c, d dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).



Alcuni esempi di lavori di manutenzione ordinaria per cui è riconosciuto il bonus ristrutturazioni sono quelli che riportiamo di seguito:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza
- rifacimento di scale e rampe e costruzione di scale interne
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso
- recinzione dell’area privata
- interventi finalizzati al risparmio energetico
Comunicazione all’ENEA detrazioni ristrutturazioni 2019
Una delle novità sulla detrazione è l’avvio dell’obbligo di comunicazione all’ENEA dei lavori effettuati, così come previsto già per l’Ecobonus. Il termine per l’invio è fissato a 90 giorni dal termine degli interventi o del collaudo.
Il portale online per l’invio dei documenti necessari per beneficiare della detrazione del 50% sulle spese sostenute dovrà essere aggiornato al 2019, lasciando tuttavia intatto l’elenco dei lavori per i quali vige l’obbligo di comunicazione all’ENEA.
La trasmissione dei dati all’ENEA è obbligatoria per i seguenti interventi edilizi e tecnologici:
Componenti e tecnologie | Tipo di intervento |
Strutture edilizie | • riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno • riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi • riduzione della trasmittanza termica dei Pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno |
Infissi | • riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi |
Impianti tecnologici | • installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti • sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto • sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto • pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto • sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto • microcogeneratori (Pe<50kWe) • scaldacqua a pompa di calore • generatori di calore a biomassa • installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze • installazione di sistemi di termoregolazione e building automation • installazione di impianti fotovoltaici |
Elettrodomestici 2 (solo se collegati a un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017) | • forni • frigoriferi • lavastoviglie • piani cottura elettrici • lavasciuga • lavatrici |
Per tutte le istruzioni è possibile consultare la guida in formato elettronico messa a disposizione dall’ENEA.



Chi ha diritto al bonus ristrutturazioni 2019?
Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia.
La detrazione del 50% sull’Irpef può essere richiesta non solo dal proprietario, ma anche dai seguenti soggetti che sostengono le spese:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita, chi ha comprato l’immobile può usufruire del bonus se:
- è stato immesso nel possesso dell’immobile;
- esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
- è stato regolarmente registrato il compromesso.
L’agevolazione fiscale sui lavori di ristrutturazione può essere richiesta anche a chi esegue lavori in proprio sull’immobile, ma soltanto per le spese sostenute per l’acquisto del materiale.
Come pagare?
Il bonus ristrutturazioni prevede specifiche regole in merito al pagamento dei lavori. Sarà necessario utilizzare un bonifico bancario o postale, all’interno del quale dovranno essere indicati i seguenti dati:
- causale del versamento: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento.
Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto anche se i lavori sono stati pagati con un finanziamento. In questo caso la società finanziaria dovrà pagare tramite bonifico, seguendo tutte le indicazioni per la compilazione (indicando il CF del soggetto per il quale si effettua il pagamento) e il titolare dell’agevolazione fiscale dovrà conservare la ricevuta del bonifico.



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