Tutti i prezzi dei serramenti: cambia o ristruttura gli infissi e taglia i costi in bolletta!
La ristrutturazione
degli infissi, oggi come oggi, rientra sempre più nel novero
del risparmio energetico. Eppure, altrettanto
importante resta la componente estetica. Una finestra
di qualità, del resto, è fondamentale per l’isolamento termico della casa. In poche parole
ciò vuol dire che si spenderà meno sia per rinfrescare gli ambienti d’estate
che per riscaldarli d’inverno.
Serramenti di qualità, come per esempio
gli infissi a taglio termico,
sono sinonimo anche di isolamento acustico e
comfort. Hai presente, per esempio, il fastidioso fenomeno della vibrazione dei
vetri causato dal passaggio di un grosso camion nelle vicinanze? Qui di
seguito, troverai tutte le proposte in
materia di ristrutturazione degli infissi.

Ristrutturazione degli infissi: prezzi e materiali
Per scegliere i giusti infissi occorre dunque valutare, ben prima dell’aspetto estetico, la qualità e la tipologia dei materiali che compongono il telaio e i vetri. In tal senso, sarà opportuno dare uno sguardo anche ai relativi prezzi. Per quanto riguarda il telaio, le tipologie esistenti sono essenzialmente tre: in legno, in pvc e in alluminio. Il costo può variare tra i 290 e i 600 euro e può addirittura salire in caso di infissi su misura, vetrate molto ampie, doppi vetri o accessori particolari. Non si tratta di aspetti di poco conto in quanto il prezzo finale può crescere fino al 40 per cento.
Gli infissi, però, sono sicuramente una di quelle parti della ristrutturazione su cui non si può risparmiare.
Sicurezza e isolamento termico sono infatti delle priorità imprescindibili. Risparmiare sulle finestre si ripercuoterebbe inevitabilmente sulle spese annuali di climatizzazione. Si tratterebbe, in fin dei conti, di un risparmio illusorio. Detto questo, ogni tipologia di infisso ha le sue peculiarità. Il legno, per esempio, è considerato tra i più isolanti e consente un’ottima flessibilità in termini di estetica. Il pvc offre pressappoco le stesse caratteristiche, ma è maggiormente indicato nelle zone di mare proprio perché il legno, al contrario, è considerato più soggetto alla corrosione.
Esposizione solare, vento, agenti atmosferici e, soprattutto, il cloruro di sodio disciolto nell’acqua, quell’agente che è comunemente conosciuto come salsedine, rischiano infatti di mettere a dura prova anche una finestra nuova di zecca. L’alluminio è invece un materiale leggero e resistente. Sul mercato sono presenti tante colorazioni compresa quella effetto legno. Altra caratteristica interessante di questo materiale è la sua versatilità in termini di sicurezza: risulta infatti estremamente indicato per la blindatura. Top di gamma nel settore degli infissi sono quelli a taglio termico, realizzabili in legno, pvc o alluminio.
Essi garantiscono il massimo in termini di isolamento acustico e risparmio energetico.
Si tratta di un buon investimento in tutte le province d’Italia, ma nelle zone molto fredde è sicuramente una spesa da prendere in seria considerazione. Quanto ai costi, legno e pvc si equivalgono (approssimativamente 150-250 euro per una finestra piccola) mentre con l’alluminio, che ha una durata pressoché infinita, si sale di circa 100 euro a infisso. A queste vanno, naturalmente, aggiunte le spese di installazione che vanno calcolate a parte.



Quanto costa sostituire gli infissi?
Se stai affrontando una ristrutturazione e ti stai chiedendo quanto costa cambiare porte e finestre, devi contemplare una spesa compresa tra i 400 e i 1.500 euro per l’acquisto di ogni singola finestra. Al costo di acquisto bisognerà poi sommare il costo di installazione, che si aggira tra i 100 e i 160 euro e che può variare in base al numero di finestre. Cambiando per esempio in una sola volta tutti gli infissi di casa si può strappare un prezzo più vantaggioso per ogni singola installazione.
Oltre al taglio termico, altri accessori possono far lievitare il prezzo.
Sono comunque da tenere in considerazione il doppio vetro, il sistema antieffrazione e le pellicole di sicurezza. Un fattore fondamentale in termini di prezzo, estetica e praticità, è costituito anche dalla tipologia di apertura.
- C’è quella alla francese: verso l’interno come è assai comune in Italia.
- Quella all’inglese, verso l’esterno.
- Con vasistas interno.
- Bilico: per finestre a un battente.
- Con saliscendi o ghigliottina.
- A fisarmonica, con uno o più telai che si dispongono nell’apertura gli uni sugli altri.
- Oppure scorrevole, ovvero per traslazione orizzontale.



Quest’ultimo è uno dei modelli più costosi, ma anche tra i più comodi perché consente di risparmiare molto spazio.
Prima di procedere all’acquisto c’è ancora un ultimo aspetto da valutare nello sterminato mondo degli infissi. La ristrutturazione può infatti contemplare l’ipotesi di riverniciare o rimettere a nuovo un vecchio telaio. Talvolta, basta sostituire il vetro oppure applicare delle sostanze in grado di dare nuova vita a una vecchia finestra il cui valore estetico è rappresentato proprio dal vissuto.
Tutti casi piuttosto frequenti per i quali però è preferibile la valutazione di un esperto, l’unico in grado di capire se l’infisso è irrecuperabile per quanto riguarda l’isolamento termico o se è solo malmesso dal punto di vista estetico. La ristrutturazione degli infissi, del resto, è un settore molto vasto e prima di chiedere preventivi è fondamentale dare prima uno sguardo alle proposte di mercato.



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