Abbiamo testato molti tipi di mocio.
In cotone e microfibra, in microfibra da discount in non tessuto, un altro in microfibra con pallini rossi, uno in carta-tessuto e un vecchio mocio utilissimo per asciugare l’accumulo d’acqua che si forma sul pavimento. Ecco i risultati.
In generale, per la pulizia della casa (non parliamo del bagno), bocciato il mocio in microfibra e cotone. Troppo difficile da strizzare, rilascia un sacco di liquido per terra e quindi le inevitabili righe. Promossi gli altri: il vecchio mocio di casa, quelli in carta tessuto e in microfibra con i pallini rossi e più o meno quello del discount (deve essere strizzato molto bene).
Il vecchio mocio e quello in microfibra con i pallini sono snelli e facili da strizzare.
Non essendo ultra assorbenti, si caricano di meno e rilasciano meno liquido per terra. Il consiglio, dunque, consiste nell’acquistare un mocio non molto gonfio e il più possibile in microfibra. Non buttare subito il mocio più consumato perché è utilissimo per quei pavimenti che tendono a macchiarsi con facilità. Il mocio del discount e quello in carta tessuto non sono male se strizzati, anche perché si puliscono con facilità.
In bagno. Se hai delle normali piastrelle, va benissimo il mocio in microfibra e cotone, soprattutto se devi asciugare l’acqua caduta sul pavimento. Il potere assorbente di questo mocio è ottimo.
Nelle zone esterne, dove sono presenti mattonelle che non hanno bisogno di tanta cura e attenzione, perche rustiche, opache o semi opache, il mocio di micro e cotone va benissimo perché lava a fondo. Tuttavia, anche quello del discount e quello in carta-tessuto hanno fatto un buon lavoro. Per questo tipo di pavimento, in fondo, va bene qualunque mocio.