La verniciatura del legno ha fatto passi da gigante negli ultimi anni! Pensa che è stato praticamente risolto il principale problema che affliggeva infissi e portoni: lo sfogliamento della vernice. Ciò causava serissimi problemi di manutenzione, oltre che il rapido degrado del legno. Oggi, con le moderne vernici all’acqua per legno, ciò non succede più. Preservare l’estetica del legno a lungo è diventato più semplice. Così si spiega il rinnovato successo degli infissi fatti di questo materiale e anche la manutenzione è meno frequente e più semplice.
Prima di tutto bisogna distinguere tra rinfrescare e verniciare completamente. La soluzione più radicale (asportazione di tutta la vecchia vernice) è consigliabile quando il legno è degradato. Questo, però, richiede una certa manualità.
Per la riverniciatura integrale, occorre innanzitutto asportare tutta la vecchia vernice. Si possono usare sverniciatori chimici. Però presta attenzione: sono corrosivi per pelle e mucose, oltre che per le vie respiratorie. Oppure puoi optare per la carta vetrata agendo a mano o, meglio, con macchine levigatrici.
Una volta che il legno è riportato a nudo occorre carteggiare con grana 150-180. Si spolvera e si procede con il ciclo di verniciatura.
Prima di tutto l’impregnante (trasparente o colorato).
Questo prodotto è il più importante per preservare il legno da muffe, sole, pioggia ecc. Va applicato solo su legno grezzo, pulito da ogni traccia di vernice, perché diversamente non penetra nelle fibre (non impregna). Si dà con il pennello, facendo attenzione a “tirare” il prodotto. Cioè evitando di creare cumuli di vernice in superficie. Se dovesse succedere è sufficiente ripassare con il pennello abbastanza asciutto. Trascorse 18-24 ore si carteggia dolcemente con carta abrasiva sottile (grana 150-180). L’operazione serve a rimuovere il “pelo del legno” che nel frattempo è stato sollevato grazie all’impregnante. Si spolvera e a questo punto si può applicare la seconda mano. Se proprio non se ne ha voglia, è sempre meglio una sola mano che niente. Dopo 18-24 ore, di nuovo carteggiatura con grana sottile per togliere il solito “pelo del legno” e si passa avanti. Importante: se si vuole dare al legno una colorazione diversa da quella naturale (es. noce o altro), l’impregnante va colorato. I rivenditori possono fare questa operazione con i moderni tintometri, direttamente in negozio e poco prima di consegnare il prodotto al cliente.
Adesso è il momento della finitura (trasparente).
La vernice di finitura è quella che conferisce l’aspetto finale al manufatto di legno. Il risultato si ottiene grazie all’accoppiata vincente con l’impregnante che metterà al riparo i tuoi infissi dalle intemperie. Può essere lucida o satinata (quasi opaca). Negli ultimi anni la finitura satinata ha praticamente messo da parte quella lucida, in voga nei decenni passati. Dopo aver carteggiato il pelo del legno creato dall’impregnante, si spolvera e si applica la finitura. Ancora 18-24 ore, poi una carteggiatura sottile (l’ultima!) e si applica la seconda mano. La vernice finale, a differenza dell’impregnante, resta in superficie e forma una pellicola. L’applicazione, pertanto, deve essere uniforme e un tantino più abbondante rispetto al prodotto di fondo.